Reviews
Horns Up Magazine, Italy [7/10]
07/27/2012
Erase And Reborn The Humanity
2012, Metal Scrap Records.
2012, Metal Scrap Records.
Ed ora metto piede in Ucraina per avere a che fare con una band Thrash Metal/Grindcore che ha debuttato quest’anno con l’album che oggi recensirò, ma vediamo prima chi sono: i Sectorial nascono nel 2000 e fino al 2007 sono una di quelle bands rilegate nel garage, tra il 2008 e il 2009 vedono la luce 3 ep (“Cerebrum Necrosis Est It In Nobis”, “Boiler” e “Controlled Insane”) e quest’anno hanno rilasciato l’album di debutto, cioè “Erase and Reborn the Humanity”.
Come vi ho detto prima gli ucraini ci sbattono in faccia del Thrash Metal/Grindcore, feroce e inaspettato (soprattutto per via degli inserti usati come nel brano “Too Much ?”, c’è da dire che sono molto belli). Di Grindcore vi è per lo più la durata dei brani (tutte sui 2 minuti tranne un paio che li superano, e altri che non arrivano nemmeno a un minuto) e la veloce esecuzione di essi. Qui c’è voglia di sperimentare e si sente tantissimo e la band lo fa nei migliori dei modi.
Tutt’altro che noioso: 23 brani per 44 minuti circa, non avete nemmeno il tempo di annoiarvi per un brano che subito ne inizia un altro, ma tranquilli, al massimo dopo vi lamenterete perchè è finito troppo presto.
Cosa penso ascoltandolo? Uno di quei lavori da headbanging furioso e che lascia il segno: particolare, cazzuto e inaspettato, questi gli aggettivi che meglio si addicono a questa release.
I brani che spiccano maggiormente? La già citata “Too Much ?”, “Viva Nature”, “Internal Enemy”, “Stolen World”, “Religion-Business” e “Flaw of Law”.
Posso concludere dicendo che se cercate un qualcosa di estremo e particolare senza finire in un qualcosa di pacchiano quest’album fa per voi. Promosso e consigliato agli amanti del Thrash Metal più veloce ed estremo.
Come vi ho detto prima gli ucraini ci sbattono in faccia del Thrash Metal/Grindcore, feroce e inaspettato (soprattutto per via degli inserti usati come nel brano “Too Much ?”, c’è da dire che sono molto belli). Di Grindcore vi è per lo più la durata dei brani (tutte sui 2 minuti tranne un paio che li superano, e altri che non arrivano nemmeno a un minuto) e la veloce esecuzione di essi. Qui c’è voglia di sperimentare e si sente tantissimo e la band lo fa nei migliori dei modi.
Tutt’altro che noioso: 23 brani per 44 minuti circa, non avete nemmeno il tempo di annoiarvi per un brano che subito ne inizia un altro, ma tranquilli, al massimo dopo vi lamenterete perchè è finito troppo presto.
Cosa penso ascoltandolo? Uno di quei lavori da headbanging furioso e che lascia il segno: particolare, cazzuto e inaspettato, questi gli aggettivi che meglio si addicono a questa release.
I brani che spiccano maggiormente? La già citata “Too Much ?”, “Viva Nature”, “Internal Enemy”, “Stolen World”, “Religion-Business” e “Flaw of Law”.
Posso concludere dicendo che se cercate un qualcosa di estremo e particolare senza finire in un qualcosa di pacchiano quest’album fa per voi. Promosso e consigliato agli amanti del Thrash Metal più veloce ed estremo.