Reviews
MetalHead.it, Italy [7/10]
04/09/2012
Erase And Reborn The Humanity
2012, Metal Scrap Records.
2012, Metal Scrap Records.
(Metal Scrap Records) 23 pezzi, dei quali una cover dei Phobia,
compressi in 44′. Una follia, un atto estremo, una pazzia? Nulla di ciò,
sono soltanto gli ucraini Sectorial, band attiva da qualche anno,
prolifica, ma con soli EP e singoli realizzati, prima di giungere a
questi tempestosi pezzi che compongono l’album di debutto. Suonano un
legame tra grindcore, thrash metal e (tanto) crust, c’è anche un pizzico
di altre soluzioni estreme del metal, ma ad ascoltarli nei primi pezzi
in scaletta, le parti grindcore ricordano subito i Napalm Death. I
Sectorial non danno però l’idea di adagiarsi su modelli altrui e di
conseguenza le proprie cavalcate diventano furiose missive, devastanti
annunci di catastrofi imminenti. I pezzi sono brevi, eppure ne nasce
qualcosa di più corposo, come i quasi 5′ di “Stolen World” (dove
subentra anche un flauto inaspettato, tra le distorsioni e i colpi della
batteria) o i quasi 4′ di “Too Much?” (altra canzone dove
nell’intermezzo black metal spunta qualche strumento folclorico). Il
canovaccio compositivo è dunque questo: sparare raffiche violente,
scatenate dal drumming (perfetto il lavoro di Igor “Reich” Kovalenko
dietro le pelli) e dal guitarworking che, come si è già indicato,
sfrutta alcuni modelli estremi del metal. Per nulla originali i
Sectorial, ma se c’è da frantumare ogni cosa e annichilire l’ascoltatore
allora sanno davvero essere dei campioni.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10.